L'occupante Italia che apparentemente amministra i Territori Veneti Marciani, nella forma che più di tutto assomiglia a una Amministrazione Controllata, quindi amministrandoli in sostituzione dei Veneti, dovrebbe dare notizie e spiegazioni del perché adotta in campo energetico le politiche attuali per quanto riguarda i Territori delle Province della Venezia.
Analizziamo ora la questione dell'energia, agli altri arriveremo a breve. Per quanto riguarda l'energia elettrica ed il gas è un problema più grande di noi ? Ne siamo sicuri ? Tutti in questi giorni sono travolti dall'impennata del costo dell'energia.
Periodi di crisi energetica ci sono stati anche in passato, le targhe alterne o le domeniche a piedi degli anni '70 del secolo scorso ancora sono nella memoria di molti, quindi dove voglio arrivare?
Forse le due soluzioni chiave non sono poi così difficili.
La prima è fonte di osservazione del passato, nella "tremenda" prima repubblica italiana, parliamo del 1977, il cittadino (obbligato o meno) ha avuto il massimo potere d'acquisto, e le “energie” che dovevamo comperare (essendo lo stivale italico un territorio manifatturiero) erano acquistate tramite accordi diretti tra Aziende Pubbliche dello Stato occupante e altri paesi nell'interesse del cittadino dello stivale. Ora queste Aziende di Stato svendute (per non dire regalate), quindi con le privatizzazioni non sono più di proprietà dello Stato italiano, le “energie” si acquistano alla Borsa che, condotta dagli stessi ai quali abbiamo consentito che ci spogliassero dei nostri beni, ci attuano un rincaro. Per cui leggiamo su le più svariate testate giornalistiche di aumenti delle bollette anche del 500% pur con il prodotto energetico venduto dallo Stato produttore e/o estrattore al medesimo prezzo di prima.
Da qui la prima soluzione, chiedere all'occupante Italia dei Territori Marciani giustificazione di questo modus operandi quale ad esempio del non acquisto delle “energie” con contratti di lungo periodo ma attraverso la speculazione borsistica che impoverisce i Veneti nel loro tessuto economico/sociale a vantaggio esclusivo di speculatori che potrebbero essere messi a margine come fino agli anni '70.
Chiedendo giustificazione su questo sbilanciamento che tende ancor più a trattare i Veneti come coloni e gli italiani come schiavi (anche se improntando le loro Nazioni possono porgere le stesse richieste all'occupante).
La seconda soluzione per i problemi del caro “energia” la vedrei così: gli anni in cui l'Italia aveva accresciuto la sua economia erano anni in cui i cittadini erano partecipi e condizionavano la politica, cosa che noi non perseguiamo più e per cui i cittadini sono maltrattati in casa propria.
La nostra proposta è di partecipare all'accrescimento dell'effettività della Repubblica Veneta, informarti e prendi parte a quel progetto che vuole ritornare ad essere uno Stato sovrano, indipendente e Nazione del Popolo, dove le risorse che sono di interesse nazionale siano gestite o controllate da organi di Stato che abbiano come obiettivo in primis gli interessi nazionali e tutelino il proprio Popolo nell'interesse comune contro i potentati.
Mi dirai che politica è sempre politica, dovrò risponderti che se non vuoi subire una politica fatta dagli incontrollabili “grandi”, classico detto “too big to fail”, che abbiamo visto essere solo covi di intrighi, dovrai fare la politica della tua Comunità e far sì che sia vincolante per la Politica di Stato. La Repubblica Veneta vuole arrivare a questo e come esempio di qualità della vita guarda con attenzione al sistema amministrativo di paesi del nostro continente come l'Olanda, l'Austria, la Slovenia. Attualmente i Paesi di media grandezza, con una popolazione media di 5/6 milioni di cittadini, sono quelli con la migliore qualità di vita.
Prende inoltre spunto dalla nostra Storia dei Territori/Comunità che avevano chiesto di far parte con le dedizioni alla Venezia, che partiva dalla riunione della Villa, sotto l'albero dei Veneti, il tiglio (lipa in Istria), dove la Comunità in Assemblea prendeva le proprie decisioni e delegava propri rappresentanti nel rivendicarle o difenderle presso i "politici" del tempo.
In conclusione invito i cittadini Veneti dei Territori della nostra Repubblica Veneta chiamata un tempo Serenissima a prendere in seria considerazione, per risolvere i malanni di questa società italiana decadente, il progetto esposto nel sito www.repubblicaveneta.net per le nostre Comunità e di abbraccialo partecipando alle attività esposte e alle riunioni sul territorio. Se non sai come fare scrivi senza indugi a info@repubblicaveneta.net
Analizziamo ora la questione dell'energia, agli altri arriveremo a breve. Per quanto riguarda l'energia elettrica ed il gas è un problema più grande di noi ? Ne siamo sicuri ? Tutti in questi giorni sono travolti dall'impennata del costo dell'energia.
Periodi di crisi energetica ci sono stati anche in passato, le targhe alterne o le domeniche a piedi degli anni '70 del secolo scorso ancora sono nella memoria di molti, quindi dove voglio arrivare?
Forse le due soluzioni chiave non sono poi così difficili.
La prima è fonte di osservazione del passato, nella "tremenda" prima repubblica italiana, parliamo del 1977, il cittadino (obbligato o meno) ha avuto il massimo potere d'acquisto, e le “energie” che dovevamo comperare (essendo lo stivale italico un territorio manifatturiero) erano acquistate tramite accordi diretti tra Aziende Pubbliche dello Stato occupante e altri paesi nell'interesse del cittadino dello stivale. Ora queste Aziende di Stato svendute (per non dire regalate), quindi con le privatizzazioni non sono più di proprietà dello Stato italiano, le “energie” si acquistano alla Borsa che, condotta dagli stessi ai quali abbiamo consentito che ci spogliassero dei nostri beni, ci attuano un rincaro. Per cui leggiamo su le più svariate testate giornalistiche di aumenti delle bollette anche del 500% pur con il prodotto energetico venduto dallo Stato produttore e/o estrattore al medesimo prezzo di prima.
Da qui la prima soluzione, chiedere all'occupante Italia dei Territori Marciani giustificazione di questo modus operandi quale ad esempio del non acquisto delle “energie” con contratti di lungo periodo ma attraverso la speculazione borsistica che impoverisce i Veneti nel loro tessuto economico/sociale a vantaggio esclusivo di speculatori che potrebbero essere messi a margine come fino agli anni '70.
Chiedendo giustificazione su questo sbilanciamento che tende ancor più a trattare i Veneti come coloni e gli italiani come schiavi (anche se improntando le loro Nazioni possono porgere le stesse richieste all'occupante).
La seconda soluzione per i problemi del caro “energia” la vedrei così: gli anni in cui l'Italia aveva accresciuto la sua economia erano anni in cui i cittadini erano partecipi e condizionavano la politica, cosa che noi non perseguiamo più e per cui i cittadini sono maltrattati in casa propria.
La nostra proposta è di partecipare all'accrescimento dell'effettività della Repubblica Veneta, informarti e prendi parte a quel progetto che vuole ritornare ad essere uno Stato sovrano, indipendente e Nazione del Popolo, dove le risorse che sono di interesse nazionale siano gestite o controllate da organi di Stato che abbiano come obiettivo in primis gli interessi nazionali e tutelino il proprio Popolo nell'interesse comune contro i potentati.
Mi dirai che politica è sempre politica, dovrò risponderti che se non vuoi subire una politica fatta dagli incontrollabili “grandi”, classico detto “too big to fail”, che abbiamo visto essere solo covi di intrighi, dovrai fare la politica della tua Comunità e far sì che sia vincolante per la Politica di Stato. La Repubblica Veneta vuole arrivare a questo e come esempio di qualità della vita guarda con attenzione al sistema amministrativo di paesi del nostro continente come l'Olanda, l'Austria, la Slovenia. Attualmente i Paesi di media grandezza, con una popolazione media di 5/6 milioni di cittadini, sono quelli con la migliore qualità di vita.
Prende inoltre spunto dalla nostra Storia dei Territori/Comunità che avevano chiesto di far parte con le dedizioni alla Venezia, che partiva dalla riunione della Villa, sotto l'albero dei Veneti, il tiglio (lipa in Istria), dove la Comunità in Assemblea prendeva le proprie decisioni e delegava propri rappresentanti nel rivendicarle o difenderle presso i "politici" del tempo.
In conclusione invito i cittadini Veneti dei Territori della nostra Repubblica Veneta chiamata un tempo Serenissima a prendere in seria considerazione, per risolvere i malanni di questa società italiana decadente, il progetto esposto nel sito www.repubblicaveneta.net per le nostre Comunità e di abbraccialo partecipando alle attività esposte e alle riunioni sul territorio. Se non sai come fare scrivi senza indugi a info@repubblicaveneta.net
Carlo Zanotelli
Proveditor Magistratura Economia