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Argentina, riuscirà il suo Presidente Milei a creare uno stato a misura d'uomo e non schiva delle lobbies?

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Dal Miglio Verde  (https://www.miglioverde.eu/)  (https://www.miglioverde.eu/) Economia (https://www.miglioverde.eu/notizie/economia/)Esteri (https://www.miglioverde.eu/notizie/esteri/)Pensiero libero (https://www.miglioverde.eu/notizie/pensiero-libero/) INCHIESTA: oggi il governo Milei compie un anno. Ecco cosa ha fatto! 10 Dicembre 2024   0 (https://www.miglioverde.eu/inchiesta-oggi-il-governo-milei-compie-un-anno-unanalisi-dettagliata/#respond) 154  di LEONARDO FACCO Solitamente, si legge sulla stampa igienica che prima di valutare un nuovo governo è necessario attendere i primi 100 giorni successivi al suo insediamento. Javier Milei, oggi, di giorni ne compie 365 dalla sua entrata alla Casa Rosada e non era necessario – almeno per chi come il sottoscritto lo conosce abbastanza bene – aspettare 3 mesi per capire quali decisioni avrebbe preso, soprattutto in materia economica. Il primo presidente libertario argentino è noto per essere un tizio che “dice quel che pensa e fa quel che dice”. Il primo giorno in cui s’è insediato ha subito rinunciato alla sua pensione privilegiata, cosiccome rinunciò allo stipendio da parlamentare nel 2021. Solo dieci giorni dopo aver preso il comando, e annunciato il governo (riducendo di un terzo i ministri, al grido di “Afuera”!), ha emesso il decreto n. 70/2023, che ha introdotto le prime riforme strutturali, mettendo fine, peraltro, al corso forzoso del Peso, la moneta nazionale (la vulgata ha definito erroneamente tutto ciò “dollarizzazione”).  (https://www.amazon.it/dp/8833636763/ref=sr_1_5?dib=eyJ2IjoiMSJ9.jLlCw_65WCRXxydQoUwJVClTfMiLzapCO9JtrpcOf3WitOXnrrSGW6Rpz9W2hmbwbKqPyeg5VOUS1tJrdvufKh0XbcmULgXRSRt4q62fUm4FL4O692JSltBIeK6QVW1jBkJTuAxbD4hN7igiNWihde_Jpi85fv3OKTx4zw8DEzLqBHVua66gjV2Gjp_25d8lojjcfMG46cmLZQq8QPVgOz25YGQyn8jiAunojhwd4KQ.7enP06hw8pv_OTZwJB8xFvizaZ8JqrrYSi7E3gq2WXk&dib_tag=se&nsdOptOutParam=true&qid=1732613322&refinements=p_27%3ALeonardo+Facco&s=books&sr=1-5) Dal primo giorno in cui Javier ha appoggiato le terga sul “sillon di Rivadavia” – storica poltrona presidenziale di cui fa raramente uso – ha impugnato la mitica “motosierra (https://www.miglioverde.eu/?s=Milei+chiude)” ed ha cominciato a tagliare la spesa pubblica, ridotta del 35% circa: ha licenziato quasi 50.000 dipendenti (altri ne lascerà a casa) e sta sostituendo (spoil system) tutti quei funzionari a capo di enti pubblici, non ancora chiusi, che sono disallineati rispetto agli obbiettivi del governo; ha azzerato i contributi alla stampa da subito; ha chiuso Fondi fiduciari che alimentavano il sindacalismo biancoceleste e le camarille progressiste; ha stoppato ogni finanziamento alle opere pubbliche; ha falciato l’inflazione (passata dal 54% mensile di dicembre 2023 al 2% mensile di oggi); ha azzerato il deficit fiscale (che era di 17 punti percentuali circa, tra Tesoro e BCRA), ha sforbiciato pesantemente i trasferimenti arbitrari alle Province (l’Argentina è un paese federale ed ha più volte ribadito ai governatori che avrebbero dovuto essere fiscalmente responsabili del loro territorio); ha ridotto alcuni balzelli e abolito l’«Impuesto Pais»; inoltre ha messo a sgobbare duramente il ministro Federico Sturzenegger (Qui alcuni articoli da noi pubblicati (https://www.miglioverde.eu/?s=sturzenegger), qui la liberalizzazione nel settore automobilistico (https://www.miglioverde.eu/meno-tasse-e-burocrazia-per-le-pratiche-automobilistiche-motosierra-anche-per-agenzie-e-personale/), e qui altri (https://www.miglioverde.eu/?s=Sturzenegger)), che deregolamenta quotidianamente il ginepraio legislativo e burocratico lasciato in eredità dal peronismo-kirchnerismo, liberalizzando il mercato locale e internazionale. Con l’approvazione della “Ley de bases para la reconstrucciòn de la economia argentina (https://www.miglioverde.eu/argentina-chiunque-usi-la-moneta-che-preferisce-addio-al-corso-forzoso/)“, l’economista bonairense ha praticamente avviato circa 700 riforme, nonostante il suo peso politico sia del 10% in Senato e del 15% alla Camera dei deputati. Le condizioni di stabilità economica hanno cominciato ad attrarre investimenti stranieri milionari in Argentina, grazie anche alla facilitazione fiscale e burocratica prevista dal RIGI (Régime di incentivi per i grandi investimenti): la misura garantisce per 30 anni benefici fiscali, doganali e cambiari per i progetti di investimento superiori a 200 milioni di dollari nei settori dell’energia, l’estrazione mineraria, l’agroindustria, le infrastrutture e la tecnologia (nel testo approvato alla Camera, il RIGI garantiva vantaggi a qualsiasi settore imprenditoriale, non solo ai quattro qui menzionati). Tra gli incentivi ci sono la riduzione dell’imposta sugli utili dal 35% al 25% e il rimborso accelerato dell’Iva. Eppure, non smette di ribadire – in ogni occasione pubblica – che ha già pronte altre 3.000 riforme, che probabilmente vedranno la luce a partire dalla fine del 2025, allorquando Milei confida di vincere le elezioni di metà mandato per il rinnovo del Parlamento.