La partecipazione di truppe americane e inglesi in queste ore nello scontro militare in Ucraina è segno della volontà di Stati Uniti e Regno Unito di accendere lo scontro totale dell’Occidente contro la Russia, che rappresenta ancora l’Europa non sottomessa ai poteri mondialisti. L’Europa cosiddetta “occidentale”, come un vagone a traino, si adeguerà come sempre alle scelte dei capi della NATO, per essere più precisi, quelli di Washington e di Londra.

Dunque, noi Veneti, militarmente occupati dal 1797, italianizzati, saremo ancora costretti a sostenere e partecipare a una guerra che va contro la nostra idea di mondo organizzato, di collaborazione equa internazionale, di libertà dei popoli, di pace e non di guerra; ci troviamo nella contraddizione, già vissuta, di sostenere politiche e interessi altrui; come quando siamo stati costretti a partecipare alle imprese criminali dei Savoia, coloniali in Africa o di estensione dello Stato italiano in Europa.

Ora, va ribadito con forza, contro la propaganda nemica, che non siamo “Italiani” (ammesso e non concesso che esista un popolo italiano), che la politica e gli interessi internazionali dell’Italia non possono essere quelli di noi Veneti e della Venezia; che la guerra contro la Russia è una guerra contro i nostri interessi internazionali e contro il nostro progetto di un’Europa confederata unitaria di nazioni libere e sovrane, equilibratrice nei giochi tra potenze mondiali e non sottomessa a queste.

Nello scompiglio attuale europeo il Governo Veneto impone la soluzione della questione veneta, cioè il riconoscimento delle responsabilità internazionali riguardanti l’occupazione della nostra nazione e il riconoscimento e rispetto della nostra indipendenza e sovranità. La negazione della libertà dei Veneti costituirebbe la continuazione di una politica antieuropea, nazionalista, intrapresa continuativamente da Francia, Regno Unito, con le loro politiche espansionistiche e colonizzatrici tali da aver sottomesso al loro disordine gran parte del globo!

Noi crediamo che la guerra contro la Russia, porterà al fallimento dell’attuale disordine internazionale, alla sconfitta dei progetti egemonistici di Washington e Londra, della conseguente sottomissione europea e dell’intruppamento della NATO. Oltre le nubi della guerra vediamo il ritorno della luce, il bisogno del mondo di riorganizzarsi secondo logiche meno naziste come quelle che stanno dominando le relazioni internazionali.

Ritorna dunque la Repubblica Veneta e con essa il bisogno di regole nuove.

In questo momento critico, il Governo Veneto chiede ai Veneti di stringersi attorno alle istituzioni della Repubblica Veneta per affermare il nostro diritto alla libertà, alla chiarezza, alla giustizia, all’informazione e al rispetto del nostro lavoro, perché questo non sia messo a beneficio di realtà mafiose, come sta succedendo dal 1797. È il momento di dire basta all’occupazione, basta alle ipocrisie, basta allo sfruttamento del nostro lavoro e delle nostre risorse!

Ultima nota: ricordiamo agli USA che le basi militari, in territorio veneto di Vicenza e Aviano, sono il frutto della sconfitta militare dell’Italia, paese occupante che non ci rappresenta, e che noi Veneti non siamo d’accordo di essere coinvolti, attraverso le attività improprie di queste basi, nelle scelte della politica USA.  

Venezia, 16 Aprile 2022 
Albert Gardin – CXXI Doge

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