Delibera 9/2023 – Il Diritto dei Cittadini Veneti alla fiscalità della Repubblica Veneta.
I cittadini dello Stato Veneto non possono essere sottoposti a tassazioni fiscali imposte da Stati terzi
1 dicembre, 2023 di
Delibera 9/2023 – Il Diritto dei Cittadini Veneti alla fiscalità della Repubblica Veneta.
Staff Repubblica Veneta
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Prot. 04/23.11.001.MAC

Nel corso dell’assemblea ordinaria del Maggior Consiglio svoltasi in data 30 Novembre 2023 lo stesso ha approvato il testo di Legge del Minor Consiglio con Delibera 9/2023 denominata "Il Diritto dei Cittadini Veneti alla fiscalità della Repubblica Veneta".

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La Repubblica Veneta allo stato attuale è di fatto impedita ad esercitare la propria effettività, indipendenza e sovranità, subendo oggi, una effettività italiana imposta e armata, dopo 226 anni dai noti fatti avvenuti nel 1797, con l’aggressione militare perpetrata dallo Stato francese e dalle successive vergognose vicende politiche e militari fino ai giorni odierni. Ancora oggi lo Stato Veneto si trova a subire l’amministrazione Italiana come una colonia militarmente ed economicamente controllata.

Lo Stato Italiano amministra i Territori Veneti proprio come una colonia, prelevando l'intero residuo fiscale, soffocando ogni richiesta di indipendenza del Popolo Veneto, usando la Polizia Politica (DIGOS) e i tribunali per spegnere ogni volontà di autodeterminazione, per imporre un illecito sistema di tassazione sui Veneti, con un modus operandi vessatorio e persecutorio, e tutto ciò fin dall’annessione avvenuta nel 1866 , attraverso un plebiscito truffa, illegale ed illecito. (lo documenta il telegramma di Revel del 19 ottobre 1866 *Foto).

Con l’avvenuta ricomposizione del Maggior Consiglio nel 2016, la Repubblica Veneta si sta strutturando e sta avviando tutte le Magistrature di gestione dello Stato Veneto che sostituiranno l’amministrazione dello Stato Italiano. La Repubblica Veneta non ha mai ceduto la propria sovranità.

Con l’operatività del Maggior Consiglio, massimo organo giuridico, la Repubblica Veneta è di fatto uno Stato in fieri e Nazione del Popolo Veneto, che è  composta dalle Comunità Territoriali Venete, unite tra di loro tramite un Patto di Dedizione, le quali godono della piena indipendenza amministrativa in tutti gli ambiti che non siano d'interesse primario riguardanti la Nazione, e di stretta competenza del Maggior Consiglio, come la  sicurezza, la difesa e la  rappresentanza diplomatica presso Stati terzi ed enti internazionali.

Fiscalmente lo Stato Veneto chiederà alle Comunità quanto necessario per la realizzazione e il mantenimento delle opere che si intendono effettuare, in base alla capacità contributiva dei propri cittadini, a questo si aggiunge l’eventuale contributo volontario che ognuno può aggiungere liberamente condividendone lo scopo.

Ogni attività proposta dal Minor Consiglio che richiederà un contributo finanziario dalla Tesoreria della Repubblica, per essere attuata, dovrà essere deliberata dal Maggior Consiglio, massimo organo giuridico rappresentativo del Popolo Veneto, in quanto composto da rappresentanti che sono espressione di ogni comunità territoriale veneta e direttamente delegati dalla stessa, nel pieno rispetto della democrazia diretta.

Le Comunità che godono della massima gestione territoriale, delibereranno la propria fiscalità, che troverà attuazione nel territorio di propria pertinenza. Dette regole fiscali per essere valide dovranno essere stabilite e avvallate dagli appartenenti alla Comunità Territoriale in forma democratica, con la democrazia diretta, nel rispetto delle regole di cui le stesse Comunità vorranno dotarsi per loro stesse.

Il Minor Consiglio, Governo della Repubblica Veneta, espressione del Maggior Consiglio, in caso di emergenza Nazionale, potrà contare sulla disponibilità della Tesoreria dello Stato per far fronte alle necessità del buon funzionamento dell’apparato di Stato, nonché alle azioni che serviranno a contrastare le aggressioni che minino la sovranità Nazionale e l’esistenza della Repubblica Veneta stessa.

Lo Stato della Repubblica Veneta tramite la Magistratura fiscale e amministrativa, certificherà la corretta contribuzione fiscale del cittadino che è responsabilmente tenuto al versamento del proprio contributo per la gestione dello Stato Veneto. Detta certificazione sarà prova di corretto assolvimento fiscale tra cittadino Veneto e Stato Veneto.

Sulla base del diritto naturale di un popolo a esercitare la propria autodeterminazione, sancito in particolar modo dal Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali, nonché del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici, con protocollo facoltativo, adottati e aperti alla firma a New York rispettivamente il 16 e il 19 dicembre 1966, che la Repubblica Veneta fa propri aderendovi, i cittadini dello Stato Veneto non possono essere sottoposti a tassazioni fiscali imposte da Stati terzi, in base ai trattati sopracitati (art. 1 Comma 1-2-3).

Detto Patto esplicita al Comma 3 che tutti gli Stati aderenti DEVONO tutelare e sostenere i Popoli in autodeterminazione, senza prelevare ulteriori risorse al Popolo in autodeterminazione.

Nello specifico, lo Stato italiano che ha ratificato tale Patto con Legge 881/1977 *, DEVE rispettare la personalità giuridica degli individui (donne e uomini) autodeterminati nel Popolo Veneto, dello Stato Veneto e della Repubblica Veneta, alienandosi dall'imporre la fiscalità italiana, che sottrarrebbe le risorse di un popolo in autodeterminazione ed evitando di usare la repressione fiscale quale arma di dissuasione per i cittadini autodeterminati nel Popolo Veneto che hanno come riferimento il Governo della Repubblica Veneta.

Nota:

Il 07.12.1977 al nr. 333 della Gazzetta Ufficiale Lo Stato italiano, pubblicava la ratifica integrale dei Patti di New York, diritti civili e Politici 16 e 19 dicembre 1966, con la Legge 881 del 25 ottobre 1977.

Il succitato Patto viene continuamente violato dallo Stato Italiano, che con l’uso della Magistratura e della polizia politica, attua azioni repressive contro tutti gli autodeterminati nel Popolo Veneto, impedendone nei fatti di esercitare un diritto naturale, tutelato, per il ritorno alla propria indipendenza e sovranità.

Rileviamo inoltre che lo Stato Italiano non è l'unico a violare i diritti del Popolo Veneto, impedendone di fatto la sovranità sullo Stato Veneto, ma sono molti gli Stati e le Nazioni che violano costantemente i sopracitati trattati internazionali.

Nazioni fondanti di tali principi e membri delle Nazioni Unite, come l’Italia stessa, che si elevano a Stati democratici ma nei fatti  si dimostrano Stati colonialisti: gli Stati Uniti D’America che hanno una numerosa presenza di basi militari nei Territori della Repubblica Veneta, la Francia che non risponde alla richiesta di riparazione dei danni fatti al popolo Veneto con l’invasione della Serenissima Repubblica Veneta nel 1797, fino a tutti gli Stati che formano la compagine denominata N.A.T.O. che illecitamente con il loro personale dell’esercito operano nei Territori occupati della Repubblica Veneta.

La lotta di liberazione del Popolo Veneto metterà in mostra tutta l’ipocrisia di questi Stati e si fermerà solamente al raggiungimento della propria effettiva indipendenza.

Il Popolo Veneto, per avere giustizia, confida anche in tutti quei popoli che nel corso di centinaia di anni si sono riconosciuti nella Repubblica Veneta, contribuendo e condividendone la grandezza, e che ora sono a loro volta Nazioni.

Con il ritorno alla sovranità del Popolo Veneto sulla Nazione Veneta si riprenderà quel dialogo di fratellanza interculturale con tutti i popoli che assieme hanno condiviso e difeso la storia della Repubblica Serenissima di Venezia.

Obblighi.
In via transitoria, in attesa del completamento degli adempimenti giuridici relativi alla conclusione delle procedure di decolonizzazione che consentano il ritorno alla gestione diretta dell’amministrazione dei territori dello Stato da parte della Repubblica Veneta, è fatto obbligo ai rappresentanti ed ai dipendenti di ogni ordine e grado delle istituzioni civili e militari, appartenenti a Stati stranieri, presenti nei territori della Repubblica Veneta per amministrarli e garantirne la sicurezza, di rispettare e di far rispettare quanto previsto e contenuto nella presente Delibera.

Violazioni.
I rappresentanti ed i dipendenti di ogni ordine e grado delle istituzioni civili e militari, appartenenti a Stati stranieri presenti nei territori della Repubblica Veneta, per amministrarli e garantirne la sicurezza che nella loro attività istituzionale disattendono ai dettami della presente Delibera, saranno dichiarate persone non gradite e verrà chiesto il loro allontanamento dal servizio svolto nei territori della Repubblica Veneta.
Nel caso in cui la mancata applicazione della presente Delibera, causi danni materiali ed immateriali al Patrimonio Pubblico ed al Patrimonio Privato, i responsabili saranno perseguiti da parte delle Istituzioni della Repubblica Veneta con ogni mezzo previsto dalla giurisprudenza vigente.

Disposizione finale.
Per quanto non contenuto nella presente Delibera, fa testo, quanto previsto nelle Delibere attualmente in vigore nello Stato e quanto previsto dagli Statuti e dalle Consuetudini che regolano il vivere civile delle Comunità che hanno fatto Atto di Dedizione alla Repubblica Veneta.

Entrata in vigore.
Valutato il carattere di urgenza, per consentire di governare con efficacia il fenomeno che si viene a normare con la presente Delibera, questa entra in vigore, munita del sigillo dello Stato, firmata in calce dal Proveditor all’Economia ed alle Finanze e dal Camerlengo, il giorno stesso della sua pubblicazione sul sito web ufficiale della Repubblica Veneta “www.repubblicaveneta.net”.

Venezia, 1 Dicembre 2023

Il Proveditor Economia e Finanze                                                                    Il Camerlengo
Carlo Zanotelli                                                                                                      Carlo Dotto


Telegramma di Revel del 19 ottobre 1866.

La prova che il plebiscito fu un'autentica truffa ai danni del Popolo Veneto

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