In data 09 febbraio 2022 more veneto è stata inviata a mezzo Mail PEC al Ministro della Giustina italiana Carlo Nordio una lettera per segnalare un caso di giustizia persecutoria.
Egr. Signor Ministro della Giustizia
Dott. Carlo Nordio
Via Arenula 70 - 00186 Roma
Mail PEC: gabinetto.ministro@giustiziacert.it
Prot. 01/23.02.003.CD
Egregio Signor Ministro, le scrivo per porre alla sua cortese attenzione, un caso di una giustizia persecutoria messa in atto contro un avvocato ora in stato di detenzione presso il carcere di massima sicurezza di Due Palazzi in Padova.
La condanna passata in giudicato ha portato l’avvocato Edoardo Longo in un primo momento in carcere a Udine e poi trasferito in quel di Padova ove come riporta lo stesso avvocato nelle sue lettere, subisce un carcere repressivo e violante nei suoi diritti di essere umano.
Sicuramente Lei conoscerà l’avvocato Longo per essere stato più volte alla ribalta giornalistica per il suo impegno a dimostrare la verità in vari processi, sia difendendo privati cittadini sia a difesa dei diritti di intere comunità. Ebbene durante questa attività l’avvocato Longo ha subito 60 processi ed è stato messo alla gogna pubblica per un tempo volutamente lungo per le procedure che tali processi permetto, tutto questo apre al dubbio di una persecuzione meditata, visto poi le continue e piene assoluzioni nei vari processi.
Il 19 luglio 2022, l’avvocato veniva incarcerato in esecuzione di una condanna del tribunale di Pordenone per una vicenda che si trascinava da anni in una indagine attuata dalla procura di Pordenone che vedeva contrapposto l’avvocato Longo e due Pubblici Ministeri di detta procura.
L’avvocato Longo con coraggio di chi nulla ha da nascondere ha scritto un memoriale sull’intera faccenda, con nomi e cognomi, fatti circostanziati e palesi violazioni rivolte proprio contro i Pubblici ministeri. Detto memoriale ha trovato pubblicazione in un libro con il titolo "IO ACCUSO".
Ecco Signor Ministro, il motivo del nostro richiamo a un suo intervento, per chi legge questo libro che sia colpevolista o innocentista emerge subito evidente la mancanza di accertamento della pura verità. Ci chiediamo come sia possibile che le accuse dell’avvocato Longo così circostanziate, precise e dirette a ogni livello del personale impegnato nell’intera vicenda giudiziaria che l’ha visto coinvolto, siano cadute nel vuoto assoluto?
Possiamo tranquillamente dire, o l’avvocato Longo è un diffamatore gettando fango sulla procura di Pordenone, o quest’ultima ha tutto l’interesse perché non venga scoperto un vaso di pandora.
E ancora Signor Ministro, noi che subiamo una giustizia di parte ci chiediamo se sia giusto che un uomo possa avere patimenti per testimoniare il giusto? Come è possibile avere fiducia in una giustizia che sembra sempre agire a tempo?
È vero Signor Ministro che la legge è uguale per tutti ma vorremmo implementare con una speranza che tutti sono uguali davanti alla legge.
Ecco che noi facciamo affidamento in Lei perché sia fatta piena chiarezza con un suo intervento per la Posizione del suo mandato, e soprattutto per la sua persona che riteniamo, abbia sempre dimostrato equilibrio e un operare integerrimo.
Venezia 09.02.2022 more veneto.
Il Camerlengo facente funzione Dogale Carlo Dotto
Lettera al Ministro della Giustizia Carlo Nordio
Ricevuta avvenuta consegna mail PEC a gabinetto.ministro@giustiziacert.it