Denuncia di intimidazione nei confronti della Protezione Civile della Repubblica Veneta.
Grave episodio avvenuto alla Fiera Mercato a Santa Giustina (BL) del 06.10.2024
17 dicembre, 2024 di
Denuncia di intimidazione nei confronti della Protezione Civile della Repubblica Veneta.
Staff Repubblica Veneta
| Ancora nessun commento

To Mr. Kate Forbes,
President International Federation of Red Cross and Red Crescent Societies
IFRC Secretariat - 1209 Geneva Switzerland
Mail to: secretariat@ifrc.org

President of International Committee of the Red Cross
To Ms. Mirjana Spoljaric Egger
19 Avenue de la Paix - 1202 Geneva - Switzerland
       
To Mr. Omar Zniber, President of the Human Right Council,
To Mr. George Katrougalos, Independent Expert I.O.
To Mr. Volker Tuerk, High Commissioner for Human Right
OHCHR-UNOG, 1211 Geneve 10, Switzerland
Mail to: hrc-ie-internationalorder@un.org

Prot. 04/24.12.001.MAC

Con la presente vogliamo informare i Vostri Uffici del grave atto intimidatorio perpetrato in concorso tra loro da primarie istituzioni italiane contro le istituzioni della Repubblica Veneta, nella fattispecie in questione contro la Protezione Civile della Repubblica Veneta; atto intimidatorio avvenuto nel Comune di Santa Giustina, in provincia di Belluno, in data 6 ottobre 2024 e proseguito nei giorni a seguire.

Il 6 ottobre 2024 un nucleo di personale volontario della Protezione Civile della Repubblica Veneta era presente in Comune di Santa Giustina (BL), per espletare un servizio comandato in supporto ai cittadini durante una manifestazione fieristica. Appena il nucleo di personale della Protezione Civile della Repubblica Veneta è giunto nella piazza antistante la chiesa del paese per un breve coordinamento, veniva immediatamente avvicinato da 3 persone, di cui 2 portavano un abbigliamento su cui era presente la scritta “polizia locale”, mentre la terza persona, che si allontanava quasi subito dalla zona, nel tempo in cui è stata presente si interfacciava con questi soggetti venendo indicata dagli stessi come il “sindaco”.

Questo confronto con le persone succitate, impediva di fatto al personale del nucleo di Protezione Civile della Repubblica Veneta di eseguire il servizio comandato, in quanto tali persone insistevano nel dire che la presenza in uniforme del Nucleo di Protezione Civile della Repubblica Veneta gettava confusione nelle persone che partecipavano alla manifestazione fieristica.

I componenti del nucleo di Protezione Civile della Repubblica  Veneta, chiedevano ripetutamente alle 2 persone rimaste in loco che portavano l’abbigliamento su cui era presente la scritta "polizia locale" di qualificarsi; i soggetti in questione non hanno provveduto a qualificarsi e continuando ad impedire con argomentazioni pretestuose l’esecuzione del regolare servizio programmato dalla Protezione Civile della Repubblica Veneta, hanno altresì contattato il Comando Stazione Carabinieri di Sedico (BL) che ha inviato sul posto una pattuglia.

I componenti della pattuglia di Carabinieri giunti sul posto, dopo aver brevemente sentito tutti i soggetti coinvolti, tra cui anche la persona presente nelle prime fasi della discussione, indicata come il sindaco, hanno dato corso all’identificazione dei componenti del nucleo della Protezione Civile della Repubblica Veneta ivi presente; l’identificazione è avvenuta con un clima collaborativo e con l’esibizione dei documenti regolarmente rilasciati dall’anagrafica della Repubblica Veneta. Li stessi non hanno trovato nessun impedimento all’attività della nostra Protezione Civile.

Nel contempo la persona indicata  come  il sindaco, risultava essere il Sig. Minella Ivan, Sindaco pro tempore del Comune di Santa Giustina (BL), che come responsabile del piano della sicurezza della manifestazione fieristica palesava una forte contrarietà alla presenza del nucleo di Protezione Civile della Repubblica  Veneta, in quanto non facevamo parte del suo piano di sicurezza comunale, tuttavia prendeva atto della presenza del succitato nucleo e non opponeva altri impedimenti affinché il nostro personale iniziasse ad  intraprendere il servizio comandato dal Maggior Consiglio della Repubblica Veneta, da cui dipende.

Pertanto a conclusione della concitata fase sopra descritta, il nucleo di Protezione Civile della Repubblica Veneta ha potuto dare inizio al servizio di presenza in supporto ad eventuali emergenze che si sarebbero potute creare, il tutto con la massima tranquillità, con l’apprezzamento e con l’interessamento da parte delle persone autodeterminate, e non solo, presenti alla manifestazione.

Vogliamo però evidenziare il fatto che il sig. Minella Ivan, Sindaco pro tempore del Comune di Santa Giustina (BL), in seguito si premurava, durante un servizio televisivo riguardante la manifestazione fieristica tramesso dall’emittente televisiva locale Tele Belluno, di ritornare sull’episodio e senza giri di parole usando un linguaggio arrogante, indicava, la presenza alla manifestazione fieristica della Protezione Civile della Repubblica Veneta, come provocatoria e portatrice di confusione, additando il  personale del nucleo di Protezione Civile della Repubblica Veneta presente il giorno 6 ottobre 2024 alla succitata manifestazione fieristica, come composto da degli incompetenti sprovveduti mandati allo sbaraglio.

In aggiunta  a quanto sopra descritto, anche l’Assessore pro tempore alla Protezione Civile della Regione del Veneto, il sig. Gianpaolo Bottacin, sempre durante un’ulteriore intervista trasmessa alcuni giorni dopo dalla stessa emittente televisiva locale, ha fatto notare con forza che la presenza della Protezione Civile della Repubblica Veneta gettava confusione nelle persone, aggiungendo che era formata da personale non preparato e mandato allo sbaraglio, gettando ulteriore discredito su questa importante istituzione, che peraltro ha personale preparato e formato per intervenire in caso di emergenze sanitarie avendo fatto corsi preparatori ed  esercitazioni pratiche  con simulazione di emergenza.

Questa segnalazione avviene ed è doveroso farla, perché episodi come questo di denigrazione della Protezione Civile della Repubblica Veneta, da parte di istituzione italiane non debbano più avvenire attraverso meschini e pretestuosi tentativi tendenti ad impedire l’operatività delle istituzioni della Repubblica Veneta, soprattutto quando sono al servizio dei cittadini del popolo Veneto in autodeterminazione ed al servizio delle persone che ne richiedessero l’intervento.

Tali comportamenti messi in atto allo scopo di reprimere le attività poste in essere dalla Protezione Civile della Repubblica Veneta, a protezione e difesa del Popolo Veneto autodeterminato, si evidenziano come dei comportamenti contrari ed in contrasto rispetto a quanto previsto dal diritto internazionale e contrari allo stesso diritto dello Stato italiano.

Infatti, tali comportamenti sono contrari al diritto internazionale perché chi gli compie va in contrasto con i dettati del Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali, nonché del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici, con protocollo facoltativo, adottati e aperti alla firma a New York rispettivamente il 16 e il 19 dicembre 1966.

Il mancato rispetto del Patto sopra citato si evidenzia chiaramente da quanto scritto nell’art. 1 punto 1), il cui contenuto sancisce che tutti i popoli hanno il diritto di autodeterminazione. In virtù di questo diritto, essi decidono liberamente del loro statuto politico e perseguono liberamente il loro sviluppo economico, sociale e culturale.

L’ulteriore mancato rispetto del Patto sopra citato si evidenzia chiaramente da quanto scritto nell’art. 5 punto 1), il cui contenuto sancisce che nessuna disposizione del presente Patto può essere interpretata nel senso di implicare un diritto di qualsiasi Stato, gruppo o individuo di intraprendere attività o di compiere atti miranti a sopprimere uno dei diritti o delle libertà riconosciuti nel presente Patto ovvero a limitarlo in misura maggiore di quanto è previsto dal Patto stesso.

Questi comportamenti sono ulteriormente aggravati dal fatto che sono le stesse istituzioni dello Stato italiano a non applicare ed a calpestare i principi fondamentali dettati dal Patto internazionale di New York, dato che con l’emanazione della Legge 25 ottobre 1977, n. 881, di ratifica ed esecuzione del Patto su citato, pubblicata sul supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 333 del 07 dicembre 1977; lo Stato italiano ha inserito nel proprio ordinamento quanto contenuto nel Patto internazionale di New York.

La presente comunicazione avviene per Vostra opportuna conoscenza affinché possiate fare le valutazioni e prendere le decisioni che riterrete opportune sul fatto sopra descritto.

Restiamo in attesa di un gentile riscontro e vogliate gradire l’assicurazione della nostra alta considerazione e di quella dei membri del Maggior Consiglio.

Venezia 10 Dicembre 2024

Per il Maggior Consiglio                        
Il Camerlengo                                                                                                Il Cancelliere
Carlo Dotto                                                                                                     Silvano Viero

Copia della lettera originale inviate alle autorità internazionali in indirizzo.



 

Accedi per lasciare un commento