Elezioni politiche europee indette dal “condominio” di Stati denominato "Unione Europea" 2024
Analisi e deduzioni sull'esito del voto nei territori della Repubblica Veneta
15 giugno, 2024 di
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Prot. 01/24.06.001.CD

Elezioni politiche europee indette dal “condominio” di Stati denominato "Unione Europea", nelle giornate del 8 e 9 giugno 2024, per il rinnovo del parlamento europeo.

Nei territori della Repubblica Veneta, l’organizzazione di tale evento, per quanto riguarda il “Dogado” e lo “Stato da Tera”, è stato demandato allo Stato denominato Repubblica d’Italia che al momento occupa ed amministra alla stregua di una colonia questi territori della Nazione Veneta.  

Per ora, in questa fase storica, limitiamo l’analisi sulla partecipazione al voto solo ai cittadini residenti nei territori del “Dogado” e dello “Stato da Tera”; mentre per quanto riguarda i cittadini residenti nello “Stato da Mar” della Repubblica Veneta, l’analisi richiede uno studio molto più approfondito in quanto questo martoriato territorio è al momento amministrato provvisoriamente dalla Repubblica di Slovenia, dalla Repubblica di Croazia e dalla Repubblica di Grecia, aderenti al “condominio” di Stati denominato "Unione Europea". Sono rimasti esclusi da questa votazione i cittadini residenti nella parte di territorio dello “Stato da Mar” amministrata dalla Repubblica del Montenegro, in quanto tale Stato non aderisce al “condominio” di Stati denominato Unione Europea.
 
L’analisi riguarda pertanto esclusivamente le popolazioni residenti nei territori del “Dogado” e dello ”Stato da Tera” della Repubblica Veneta; tali territori sono attualmente individuati dallo Stato occupante che li amministra, come le provincie italiane di Bergamo, Brescia, Verona, Vicenza, Belluno, Treviso, Padova, Rovigo, Venezia, Pordenone e Udine, cui vanno aggiunte le enclave delle Citta di Crema con il suo circondario, della Citta di  Monfalcone con il suo circondario e della Citta di Muggia.

 I cittadini della Nazione Veneta chiamati ad esprimere il voto utile a legittimare le politiche “giacobino-massoniche” perseguite dal “condominio” di Stati denominato Unione Europea, sono stati circa 7 milioni; di questi coloro che hanno risposto alla chiamata del ”padrone” sono stati circa 3 milioni e settecentomila; pertanto i cittadini che non hanno risposto alla chiamata del ”padrone” raggiungono il cospicuo numero di circa 3 milioni e trecentomila.

Risalendo a ritroso i risultati delle elezioni politiche indette nel 2022 per il rinnovo del parlamento dell’occupante Stato italiano, troviamo che sui circa 7 milioni di cittadini residenti nei territori del “Dogado” e dello ”Stato da Tera” della Repubblica Veneta, chiamati al voto, più di 2 milioni hanno disertato le urne avendo maturato la coscienza e la volontà di non rispondere alla chiamata dello Stato occupante.

Si evidenzia quindi che in soli 2 anni coloro che hanno rifiutato di rispondere alla chiamata del “padrone”, sono passati da 2 milioni di cittadini a 3 milioni e trecentomila, con un aumento di ben 1 milione e trecentomila cittadini che hanno maturato in coscienza di essere persone libere che si avvalgono del diritto di non rispondere alla chiamata del “padrone”.

E’ lecito pensare che questi cittadini residenti nei territori del “Dogado” e dello ”Stato da Tera” della Repubblica Veneta, rifiutando, come persone libere, di partecipare alle elezioni indette nel 2022 dallo Stato denominato Repubblica d’Italia ed alle elezioni indette nel 2024 dal “condominio” di Stati denominato Unione Europea, hanno raccolto il messaggio identitario lanciato ed attualizzato dalle Comunità Venete Marciane e dai Patrioti che compongono il Maggior Consiglio della Repubblica Veneta, di non avere nulla da spartire con la propaganda “giacobino-massonica” attualmente imperante che si pone come unico obbiettivo quello di creare un’umanità omogeneizzata, senza ideali, obbediente e prona al pensiero unico veicolato da una esigua minoranza di persone.

In pratica, il dato che emerge da questa consultazione elettorale, fa capire che il recinto della prigione dorata eretto dal condizionamento “giacobino-massonico”, si sta indebolendo sempre di più e si inizia ad intravvedere la possibilità di demolirlo totalmente grazie alla sempre maggiore presa di coscienza dei cittadini che con orgoglio dichiarano di appartenere alla Nazione Veneta.    

E’ importante constatare che il messaggio patriotico lanciato dal Maggior Consiglio sta raggiungendo un numero sempre più grande di cittadini; infatti a riscontro di tutto ciò basta vedere la moltitudine di certificati elettorali rilasciati dallo Stato italiano che i cittadini, con libera scelta, inviano continuamente affinché siano tenuti in custodia dal Maggior Consiglio della Repubblica Veneta, a dimostrazione della loro riconquistata libertà come persone e come segno di appartenenza alla Nazione Veneta.

Chiedo quindi a tutti Voi, che dimostrate quotidianamente con grande coraggio di non essere sottomessi al potere “giacobino-massonico”, di non avere dubbi nell’intraprendere, nell’affrontare e nel proseguire nel cammino sulla strada irta di insidie e di sacrifici che condurrà il Popolo della Nazione Veneta all’indipendenza.

Per raggiungere questo obbiettivo, nei momenti più difficili ed insidiosi che incontreremo, dovremmo avere la capacità di mettere in pratica gli insegnamenti dei gloriosi predecessori che con spirito di sacrificio hanno versato il sangue per difendere la Repubblica Veneta; solo in questo modo riusciremo a raggiungere gli obbiettivi che ci siamo posti, come ci hanno già dimostrato gli eroici avi che hanno donato la vita per la grandezza della Patria Veneta.

I Patrioti che compongono il Maggior Consiglio porgono a tutti i cittadini che hanno acquisito la coscienza di appartenere ad un Popolo che porta con orgoglio nel suo vessillo la scritta PAX (PACE), il ringraziamento per il coraggio dimostrato nel voler sfidare il potere esercitato dagli Stati che al momento occupano ed amministrano alla stregua di una colonia i territori della Nazione Veneta.

Venezia  15 Giugno 2024

Il Camerlengo
Carlo Dotto

San Marco

Leone di San Marco a protezione di Venezia
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