Steno 02/07/2023 Visita: 536
PROTEZIONE CIVILE
PROTEZIONE CIVILE DELLA REPUBBLICA VENETA.
Vi ringrazio profondamente e a voi tutti il mio plauso. Ormai da molti anni anche a causa della mia non più giovane età ma soprattutto pervaso da uno totale scoramento verso l’indipendentismo veneto, deluso nel vedere azioni e progetti seri sacrificati sull’altare del personalismo ho abbandonato la speranza che potesse succedere qualcosa di interessante da sollecitare ancora mia attenzione per l’indipendentismo.
Negli seguito e partecipato alla nascita di Movimenti, Comitati e vari Governi veneti, partiti a conduzione italiana e movimenti indipendentisti, anche a referendum e molteplici dichiarazioni guerra come di indipendenza. Energie disperse nel vento con partenze roboanti e tonfi deludenti. Possiamo dire però che tutto, anche i progetti fallimentari hanno contribuito a tenere viva la candela flebile dell’indipendentismo veneto. Ho seguito anche la nascita del Maggior Consiglio nel 2016 e seppur con tutte le riserve del caso devo dire che non si può non riconoscere che una resistenza di popolo parte sempre da una chiamata patriottica con degli ideali, in questo caso la ricostruzione di quell’apparato di stato che serve a dare un governo a un popolo e nel contesto dare vita a una struttura di stato funzionale e funzionante.
Mi appassionò il solo fatto che un gruppo di partigiani voleva fare o meglio voleva far rivivere uno stato veneto questa iniziativa aveva lì per sé quella genialità e intraprendenza propria dei veneti, incuranti del rischio di essere continuamente messi alla gogna con un impari confronto delle istituzioni della Serenissima. Ma da questo preciso momento, Maggior Consiglio e Doge hanno ripreso la loro funzione, giuridicamente e legalmente. Certo è che per liberare un popolo non si poteva aspettare la nobiltà di allora, quella che nel 1797 se la diede a gambe e non si poteva aspettare neppure quelli che pur fedeli sono rimasti in silenzio a coltivare i propri interessi che divenivano sempre più interessi di parte e sempre meno interessi di comunità. Allora mi sono detto, ben vengano i partigiani veneti senza titoli nobiliari ma con il solo titolo di patrioti veneti, finalmente si può avere nel bene o nel male un punto di riferimento, una colonna da dove ricominciare a costruire ciò che è stato distrutto. Ennesima delusone, dopo un avvio promettente, il tutto veniva ricondotto a essere semplici proclami mediatici talmente scontati e inutili fatti senza una logica di una strategia di liberazione che cadevano nel nulla, fatti per incensare una figura dogale rivelatasi più come una civettuola prima donna anziché un punto di riferimento. Ma veniamo al lato positivo, in tutto questo però una cosa è emerso nel passare del tempo, il Maggior consiglio è tornato a essere un punto cardine prendendo sempre più coscienza di essere la vera forza del tutto, vero titolare della forza giuridica democratica rappresentativa del popolo chiamato in libera assemblea nel 2016. Ed ecco perché vi scrivo, voglio fare i complimenti a questo Maggior Consiglio, che sta facendo del suo meglio con molte difficolta ma lo sta facendo senza personalismi senza interessi di parte, solo pensando proprio all’interesse della comunità, all’interesse comune. Lo dimostra la nascita soprattutto della magistratura della sanità ma la vera svolta è quella di aver dato vita alla Protezione Civile della Repubblica Veneta, dando prova di avere a cuore il benessere delle persone come deve essere e fare per un vero governo. Non più proclami sui social simili a piagnistei ma verso un vero esercizio di effettività. Mi auguro che i veneti comprendano l’importanza della scelta del Maggior Consiglio e che si attivino in massa per far parte della Protezione Civile della Repubblica Veneta, diventando essi stessi il vero collante che serve per unire un popolo e servirlo.
Grazie di cuore.
WSM
Steno