Ilaria 15/04/2023 Visita: 586

TERZA ULTIMA PARTE: ITALIA: ARMI E STRATEGIA. COSA STA VERAMENTE ACCADENDO?

ITALIA: ARMI E STRATEGIA. COSA STA VERAMENTE ACCADENDO?
- TERZA ULTIMA PARTE -

Insomma, l’Italia temporeggia e nel frattempo che i politici decidano cosa fare dal canale Telegram “Soqquadro” arriva un messaggio che conferma quanto emerso da “Repubblica”: “Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan ha parlato al telefono con Francesco Talo, consigliere diplomatico del premier italiano Giorgia Meloni, del conflitto in Ucraina, in particolare delle forniture di armi a Kiev.  Gli Stati Uniti stanno facendo pressione su Roma affinché doti quanto prima l'Ucraina di mezzi militari per la difesa aerea.

Stiamo parlando, in particolare, dei sistemi missilistici antiaerei SAMP-TGermania, Stati Uniti e Francia hanno già annunciato l'invio di veicoli blindati, allora l'Italia non ha ancora adottato un nuovo, sesto, decreto sulla prossima fornitura di armi a Kiev.”


Sempre da Telegram, ma questa volta dal canale dell’“Ambasciata Russa in Italia” apprendiamo che: “I missili anticarro MILAN di fabbricazione italiana catturati al nemico aiutano i difensori della Repubblica Popolare di Donetsk a combattere i neonazisti ucraini.

Almeno quest'arma è in buone mani. Nel frattempo, secondo i dati dell’Europol, molte armi della NATO, fornite al regime di Kiev, finiscono sul mercato nero e vengono rivendute alle organizzazioni criminali in Europa e altrove.”


L’ultima notizia pubblicata sempre da “La Repubblica” ci giunge in data odierna 26 gennaio 2023 dalla penna di Stefano Baldolini che scrive: “Crosetto: "Dall'Italia solo armi difensive, noi non siamo in guerra con i russi.”
Il ministro della Difesa garantisce che il prossimo decreto armi sarà a prova di pacifisti.

Il sesto decreto armi sarà a prova di pacifisti. Anzi, il meno bellicoso degli ultimi cinque visto che "questo è l'unico che ha solo armi difensive". Le garanzie del ministro della Difesa Guido Crosetto arrivano all'indomani della telefonata tra il presidente Usa Biden e i partner europei e l'annuncio dell'invio in Ucraina di oltre 30 tank americani in coordinamento con la Germania.


A quanto pare l’Italia sta tirando i remi in barca o forse perché come scrive “Soqquadro” riprendendo l’articolo pubblicato su “The Saker” [...] La nuova politica estera dell'Italia potrebbe innescare un passaggio a un ordine mondiale multipolare? Cambiando le sue alleanze, l'Italia giocò un ruolo decisivo negli esiti sia della prima che della seconda guerra mondiale. Se l'Italia abbandonasse il sistema mondiale centrato degli Stati Uniti per aderire BRICS potrebbe ancora una volta decisamente girare la storia del mondo su un percorso radicalmente diverso. Il conflitto in Ucraina ha portato il mondo, e l'Europa in particolare, a una svolta. Nei prossimi mesi si decideranno i destini sia dell'Ue che della Nato. L'esito potrebbe dipendere dalla posizione assunta dall'Italia. Se il governo italiano dovesse continuare con la sua attuale politica estera, sia l'Ue che la Nato rischiano di sopravvivere. Se l'Italia abbandona o addirittura prende le distanze a favore di un allineamento più stretto al gruppo dei Brics, questa decisione potrebbe portare al collasso dell'attuale ordine mondiale unipolare centrato negli Stati Uniti e accelerare l'alba di un mondo multipolare.


Se così fosse l’Italia starebbe giocando a fare la bilancia, colei che detiene gli equilibri di uno o dell’altro schieramento. Non si può dire come questa “partita a scacchi” terminerà, certo è che stiamo vivendo la storia e noi come Repubblica Veneta, stato in via di rinascita ci possiamo giocare ottime possibilità se le sapremo cogliere con occhio attento e mente aperta. Le alleanze mondiali rischiano di ribaltarsi ancora una volta, meglio non prendere decisioni avventate ma avere una strategia solida ma allo stesso tempo flessibile.


Sarà pubblicato un altro articolo sul tema Russia, in quanto è di queste ore la notizia che i russi hanno dichiarato guerra agli Straussiani. Chi saranno mai questi? Lo scopriremo nel prossimo articolo!