Uno schema generale sull'economia della Repubblica Veneta

Prima di iniziare la mia discussione, mi si permetta innanzitutto di spiegare che questo non è uno studio dettagliato dell'economia della Repubblica Veneta, perché un'analisi del genere richiederebbe  un'indagine  più  approfondita  di  quanto  lo  spazio  od  il  tempo  (o l'interesse) qui consentano.  Piuttosto, è un quadro generale di un insieme di politiche economiche ed altre da attuare nel governo dell'economia della Repubblica Veneta. 
 
I governi non possono mai creare ricchezza.  Solo il settore privato ha la capacità inventiva, il  dinamismo  e  l'esposizione  alle  forze  competitive  del mercato  per  creare  ricchezza.    I governi  possono  solo  togliere  ricchezza  e  soffocare  la  creatività  e  l'attività  economica attraverso  la  tassazione,  lo spreco,  le  lungaggini  burocratiche  e  la  corruzione.  Questo è  il motivo per cui la Repubblica Veneta si fa da parte dalle sole attività amministrative per fare spazio al settore privato affinché fiorisca e produca le condizioni che portano ad una crescita economica dinamica ed ad una qualità di vita superiore per i cittadini.


(1) Sovranità monetaria 


Nessun paese può essere al comando della propria autodeterminazione economica senza la capacità di produrre, ed avere il controllo, della propria valuta.  La Repubblica Veneta avrà una propria moneta, probabilmente lo Zecchino ed il Ducato. 


(2) Piccolo governo 


Il  governo  esiste  per  proteggere  la  vita,  la  libertà  e  la  proprietà  dei  suoi  cittadini  e  creare l'ambiente  in  cui  l'intraprendenza  individuale  possa prosperare.    Non  esiste  per  se  stesso, per aumentare le sue dimensioni a spese dell'individuo.  In quanto tale, la Repubblica Veneta perseguirà  una politica  di  piccolo  governo,  una  burocrazia  snella  ed  efficiente  (i  poteri burocratici saranno significativamente ridotti e limitati e la corruzione severamente punita), una gerarchia strutturale del governo piatta e bilanci pubblici equilibrati nell'arco del ciclo economico. 
 

(3) Governo decentralizzato 


Il processo decisionale locale per le soluzioni dal governo decentralizzato sarà incoraggiato nella Repubblica Veneta.  Questo è l'approccio opposto ai poteri concentrati da parte di un governo centralizzato in una capitale dello stato lontano, da burocrati molto distanti dalla vita e dalla realtà dei cittadini. 
 

(4) Debito pubblico 


Il debito pubblico a lungo termine nella Repubblica Veneta sarà proibito sotto minaccia di sanzioni ai funzionari governativi.  I governi hanno imposto un livello di schiavitù ai cittadini attraverso alti livelli di debito pubblico.  Di conseguenza, i livelli del debito pubblico hanno continuato ad aumentare, incrementando il carico fiscale sui cittadini ed, allo stesso tempo, aumentando gradualmente le dimensioni del governo ed il suo impatto sull'economia.  Non 
c'è  alcun  incentivo  da  parte  dei  governi  autocratici  a  ridurre  i  loro  livelli  di  debito.  Perseguendo una politica  di pareggio dei bilanci nel ciclo economico, questo farà sì che la Repubblica Veneta non diventi mai uno stato che si impone ai cittadini. 
 
Qualsiasi investimento infrastrutturale da parte del governo dovrà essere finanziato tramite project financing, con un programma di rimborso dettagliato per uscire dal debito pubblicato in modo trasparente per la revisione da parte dei cittadini.  Qualsiasi debito per finanziamento  di  progetti  deve  essere  fornito  attraverso  l'emissione  di  titoli  di  stato, finanziati dai risparmi dei cittadini e dei fondi pensione, fornendo sia l'accesso ad investimenti relativamente sicuri sostenuti dal governo sia un tasso di rendimento competitivo sui loro investimenti.  Qualsiasi investimento importante in infrastrutture deve essere  proposto  dal  governo  ma  votato  dai  cittadini,  eliminando  la  possibilità  di  decisioni grandi ed irresponsabili prese da burocrazie autoritarie e corrotte. 
 

(5) Tassazione 


La tassazione sarà basata su (a) un'imposta sul reddito personale ed aziendale di basso livello, abbinata con (b) un'imposta sui consumi ad ampia base di basso livello. 
 
(a)  La  tassazione  del  reddito  nella  Repubblica  Veneta  deve  essere  un'aliquota  unica  e forfettaria sia per le persone fisiche che per le persone giuridiche compresa tra il 15% ed il 20%.  L'obiettivo è ridurre questo livello di tassazione nel tempo.  Con il modello di governo "senza debito", non c'è bisogno di imporre livelli onerosi di tassazione per far fronte a livelli crescenti  ed  insostenibili  di  debito  pubblico.    La  tassazione  è  necessaria  per  finanziare  il modello di governo piccolo necessario per gestire la Repubblica Veneta e la sua economia, e basta.  Il piccolo governo lascia spazio nell'economia alle imprese private per assumere molti dei  servizi  normalmente  forniti  dal  governo,  come  l'assistenza  sanitaria,  le  pensioni  e  lo sviluppo delle infrastrutture, con il governo che svolge un ruolo al fine di regolamentare e garantire un accesso equo da parte di tutti i cittadini a questi servizi. 
 
(b) Un'imposta sui consumi ad ampia base di circa il 10% sarà applicata a tutti i beni e servizi di  consumo.    Rimane  l'opzione  per  l'applicazione  della  tassazione  indiretta,  se  richiesta, sebbene  ciò  non  sia  previsto.    Una  semplice  ed  ampia  imposta  sui  consumi  applicata  in questo modo ridurrà significativamente i costi per le imprese di conformità, ed i costi per il governo di riscossione delle entrate fiscali, e sostituirà livelli molto più elevati di imposte sui consumi e varie imposte indirette attualmente applicate dallo stato italiano, determinando così una significativa riduzione dei prezzi al consumo ed alla produzione. 
 
La  Repubblica  Veneta  ritiene  che  la  ricchezza  privata  sia  meglio  lasciata  nelle  mani  dei cittadini  per  determinare  come  spendere,  e  non  sottratta  da  loro  da  governi  onerosi  per sciupare in sprechi del governo, duplicazione di risorse, decisioni sbagliati e corruzione.  I bilanci  del  governo  devono  essere  rivisti  annualmente,  con  eventuali  fondi  in  eccedenza restituiti ai cittadini sotto forma di tasse inferiori per l'anno successivo.  Ciò risulta in un settore pubblico ancora più piccolo ed in un settore privato in aumento, portando ad un'economia sempre più vivace ed in crescita.  Pertanto, il governo è finanziato in modo sostenibile poiché la sua piccola quota della torta economica aumenta con la torta economica inevitabilmente più grande, ottenuta attraverso una crescita vivace ed un'economia in continua espansione. 
 

(6) Nessuna tassazione del lavoro come input 


Non ci sarà la tassazione del lavoro come input alla maniera dei “contributi” attualmente imposti dallo stato italiano.  La Repubblica Veneta ritiene che questa sia una tassa sul lavoro ed un disincentivo alla creazione di posti di lavoro per i cittadini nell'economia. 
 

(7) Nessuna/bassa barriere all'ingresso nel mondo degli affari 


La libera iniziativa e la concorrenza saranno incoraggiate nella Repubblica Veneta.  Un modo per implementare un piccolo settore pubblico è incentivare gli individui ad accettare alcuni rischi ed ad aprire un'attività piuttosto che cercare un "lavoro pubblico sicuro".  Dal piccolo artigiano  al  negoziante,  al minuscolo  fabbricante  che  produce  in  una  stanza  sotto  casa,  la capacità di guadagnare senza barriere proibitive all'ingresso (imposte anticipate del governo, pagamento immediato delle tasse, tasse di licenza, burocrazia governativa ingombrante, ecc.) deve essere incoraggiato.  I giovani, soprattutto, devono essere liberati dai disincentivi che consentano loro di cimentarsi ed aprire un'attività. 
 

(8)  Proibire  le  lobby  del  governo,  in  particolare  da  parte  di  multinazionali  e grandi società 


Il lobbismo al governo da parte di gruppi di interesse personale sarà proibito.  La Repubblica Veneta  considera  il  lobbismo  politico  di  essere  corruzione  legalizzata.    Le  consuete  vie  di rappresentanza  politica  saranno  a  disposizione  di  tutte  le  parti  in  egual  modo,  dai  privati cittadini alle piccole imprese ed alle grandi società allo stesso modo.  Non saranno consentiti favori  politici  basati  sulle  risorse  finanziarie  di  un  gruppo  di  interesse  personale.    La Repubblica Veneta ritiene che ciò determini distorsioni del mercato ingiuste e dannose. 
 

(9) Nessun programma di sussidi governativi 


Similarmente,  non  ci  saranno  sussidi  governativi  alle  favorite  industrie  od  ai  progetti. La prassi dell'Unione europea di fornire “Programmi di Finanziamento Europei” non sarà consentita.  La Repubblica Veneta ritiene che questa pratica ponga un onere fiscale iniquo ed  oneroso  sui  cittadini, trasferendo  ricchezza  a  soggetti  privilegiati.    Ancora  una  volta,  è una  distorsione  per  il  funzionamento  efficiente  dei  liberi  mercati  ed  è suscettibile  di corruzione. 
 

(10) La promozione del “Made in Veneto” 


La  Repubblica  Veneta  ripone  fiducia  nella  sua  classe  operaia  ed  imprenditoriale.  È giustamente orgoglioso delle competenze dei suoi cittadini e della qualità dei prodotti e dei servizi  realizzati,  dall'agricoltura  alla  ceramica  e  pelletteria  artigianali,  dal  turismo  alla manifattura di alta tecnologia.  “Made in Veneto” è una risorsa di livello mondiale della Repubblica Veneta.  La Repubblica Veneta investirà nella campagna “Made in Veneto” per promuovere il consumo di beni e servizi di produzione locale sia nell'economia interna che nei mercati esteri. 
 

(11) Politica “Veneto First” 


 Chi vende prodotti non “Made in Veneto” sarà soggetto a dazi doganali sulla propria merce, favorendo le produzioni locali.  Le aziende domiciliate nella Repubblica Veneta godranno di agevolazioni fiscali per incentivare gli investimenti nella produzione locale. 
 

(12) Promuovere le imprese venete rispetto a quelle estere/multinazionali 


Laddove  i  prezzi  e  la  qualità  sono  uguali  agli  altri,  la  Repubblica  Veneta  acquisterà  da aziende locali veneti nell'approvvigionamento dei beni e dei servizi necessari per il funzionamento del governo. 
 

(13) Promuovere l'agricoltura 


 La Repubblica Veneta riconosce l'importanza dell'agricoltura per l'economia.  Di conseguenza, il governo farà sforzi considerevoli per promuovere questa importante risorsa industriale primaria per allargare l'ampiezza e la profondità della produzione, portando allo sviluppo di nuovi prodotti e servizi e creando nuove opportunità di lavoro. 
 

(14) Assicurare gli input delle risorse primarie 


 La Repubblica Veneta riconosce l'importanza cruciale di assicurare input di risorse industriali primarie affidabili ed a prezzi equi per la produzione locale ed altre imprese.  Ove possibile ed economicamente fattibile, cercherà di sviluppare tali risorse a livello locale e si impegnerà  attivamente  nella  politica estera  a  condizioni  reciprocamente  favorevoli  con  i governi delle economie complementari al fine di garantire tali input. 
 

(15) Energia economica 


 La  Repubblica  Veneta  riconosce  l'importanza  di  un'energia  economica  ed  affidabile  per  il buon funzionamento della propria economia.  Si impegnerà attivamente nell'approvvigionamento di tale energia sia per i consumatori che per le imprese. 
 

(16) Sviluppo dell'industria siderurgica 


La  Repubblica  Veneta  riconosce  l'importanza  di  avere  un'industria  dell'acciaio  locale.    Si impegnerà con le imprese private per incoraggiare gli investimenti e lo sviluppo di un'industria siderurgica locale pulita e sostenibile. 
 

(17) Sviluppo dell'industria tecnologica 


 La  Repubblica  Veneta  riconosce  l'importanza  di  avere  un'industria  tecnologica,  non  solo come  partecipante  ad  un'industria  globale  dinamica  e  cruciale,  ma  anche  ai  fini  della sicurezza dello stato.  Si impegnerà con le imprese private per incoraggiare gli investimenti e lo sviluppo di un'industria tecnologica locale. 
 

(18) Riforma del sistema educativo 


 La  Repubblica  Veneta  riconosce  l'importanza  di  un  sistema  educativo  avanzato  per  lo sviluppo delle proprie risorse umane.  Dai suoi aspetti culturali e la comprensione della sua storia,  l'espansione  delle  sue  capacità  politiche  e  filosofiche  uniche  e  lo  sviluppo  delle  sue belle  arti,  alla  preparazione  di input  di  lavoro  per  la  sua  economia,  la  Repubblica  Veneta rinnoverà  il  suo  sistema  educativo,  investirà  nelle  scuole,  sviluppare  istituti  tecnici  e  di risorse adeguate per le università per creare un sistema educativo di livello mondiale. 
 

(19) Pensioni 


La  Repubblica  Veneta  implementerà  uno  schema  pensionistico  privato,  in  cui  i  datori  di lavoro contribuiranno con una piccola quantità dello stipendio mensile dei loro dipendenti in  un  fondo  pensionistico  privato,  con  conti  individuali  a  nome  di  ciascun  dipendente.  Questo sarà probabilmente l'equivalente del TFR di oggi e sarà cumulativo per i 40 anni di vita  lavorativa  dei  dipendenti.    Questo  fondo  sarà  investito  professionalmente  dal  settore privato con una stretta supervisione del governo, in modo che il capitale cresca nel tempo fino al momento del pensionamento del dipendente, dove sarà liquidato in un'unica somma o liquidato con accredito mensile, in base  alla preferenza del dipendente.  Questo fondo pensione  sarà  effettivamente  un  fondo  sovrano,  nello  stesso  modo  in  cui  esiste  in  altre economie avanzate, e sarà investito in investimenti a basso rischio, al fine di proteggere il capitale in un mix di titoli di stato, progetti di infrastrutture ed azioni del mercato azionario blue chip.    Questo  metodo  di  finanziamento  delle  pensioni  non  solo  si autofinanzia,  ma  è sostenibile  in  quanto  non  esercita  alcuna  pressione  sugli  obblighi  fiscali  di  bilancio  del governo, mentre dà ai lavoratori l'accesso ad un tasso di rendimento gestito professionalmente,  controllato  dal  governo  e  guidato  dal  mercato  sui  loro  fondi  pensione investiti. 
 

(20) Trasparenza e responsabilità del governo 


La Repubblica Veneta imporrà la massima trasparenza per incoraggiare un governo aperto ed onesto.  Insisterà anche sulla responsabilità dei funzionari governativi e dei burocrati per garantire  che  siano  pienamente  responsabili  nel  confronto  del  popolo  per  il  loro  processo decisionale.    Nessuna  immunità  parlamentare  sarà  concessa.    Il  governo  sarà  tenuto  a pubblicare  conti  di  bilancio  completi  e  certificati.    I  funzionari  ed  i  burocrati  governativi saranno  tenuti  a  dichiarare  tutti  i  potenziali  conflitti  di  interesse  nell'esercizio  delle  loro funzioni. 
 
Potranno  ricoprire  cariche  d'ufficio  solo  persone  della  più  alta  integrità  morale  e  capacità professionale,  per  essere  votate  dai  loro  pari.    Ai  funzionari  del  governo  sarà  richiesto  di partecipare ad una cerimonia di giuramento al momento dell'ingresso nelle funzioni ufficiali e sarà richiesto di giurare fedeltà alla Santa Bibbia.  Saranno ritenuti responsabili delle loro decisioni durante la carica.  Ci saranno sanzioni severe per la corruzione del governo. 
 
Conclusione 
 
La Repubblica Veneta avrà una popolazione di circa 8 milioni di persone.  Questo lo pone alla pari con altri paesi con economie dinamiche come Svizzera, Singapore ed Israele.  Grazie alla natura qualificata della popolazione, la Repubblica Veneta gode attualmente di un'economia  di  ampio  respiro  e profondità  con  un  PIL  per  l'odierna  Regione  del  Veneto (escluse  quelle  parti  della  Lombardia  e  del  Friuli  Venezia  Giulia  che  fanno  parte  della Repubblica  Veneta)  di  €165  miliardi  per  il  2019,  anche  se  questo  viene  rapidamente smantellato  dallo  stato  italiano  occupante,  con  la  scusa  di  una  pandemia  globale  e  di  una guerra ai cambiamenti climatici. 
 
Perseguendo politiche economiche sensate favorevoli allo sviluppo delle sue risorse umane, incoraggiando l'auto iniziativa e la libera impresa e di un governo piccolo e trasparente come sopra delineato, l'economia della Repubblica Veneta produrrà un settore privato vibrante in grado di fornire una crescita economica superiore e trasformare l'economia in un dinamico erogatore di una qualità di vita superiore per i cittadini, restituendo la Repubblica Veneta all'esempio globale che un tempo occupava storicamente.  La Repubblica Veneta abbraccia il concetto  di  giusta  ricompensa  per  il  duro  lavoro  e  desidera  per  tutti  i  suoi  cittadini  la ricchezza  personale  ed  ogni  beneficio  che  sono  in  grado  di  procurarsi  con  la  loro  onesta iniziativa.    Insomma,  tutto  questo  è  l'approccio  opposto  che  lo  stato  italiano  con  il  suo presidente del consiglio banchiere impone alla Repubblica Veneta.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    Riccardo Zanetti



Riccardo Zanetti

Consigliere del Maggior Consiglio.

Fiduciario per i rapporti con L'Australia.

Nato in Australia da famiglia di emigrati Veneti originari dal Cadore