Informativa al Popolo Marciano in merito a: "Capo dello Stato della Repubblica Veneta"
C'è o c'era un CXXI Doge
10 luglio, 2023 di
Informativa al Popolo Marciano in merito a: "Capo dello Stato della Repubblica Veneta"
Staff Repubblica Veneta
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Prot. 02/23.07.002.SG

L’Ufficio della Segreteria della Repubblica Veneta vuole fare la dovuta e giusta chiarezza comunicando che, in risposta alle molte domande che giungono da persone perplesse nel vedere due Istituzioni che si fregiano del titolo di Maggior Consiglio, pur identificandosi entrambe nell’appartenenza alla Repubblica Veneta, ma soprattutto nel vederne una che non riconosce Albert Gardin quale CXXI Doge, quindi, è obbligatorio visualizzare chiaramente alcuni punti fermi sia sulla storia sia sul percorso del Maggior Consiglio.

Primo punto.
Nel 2016 alcuni Patrioti attivati dal Sig. Alberto Gardin, conosciuto anche con il nome di Albert Gardin, alias CXXI Doge, si autoconvocavano in libera assemblea per dare vita ad un Arengo del Popolo che decise nell’immediato di trasformarsi e ridare nuova vita al Maggior Consiglio, ricomponendolo di fatto e di Diritto in sostituzione di quella stessa Istituzione sciolta nel 1797, a seguito dell’aggressione ad una Nazione neutrale, la Serenissima Repubblica di Venezia, eseguita dalle truppe della Repubblica di Francia capitanate dal Napoleone Bonaparte; questo evento è avvenuto sotto gli occhi del mondo senza che nessuno, tranne il Popolo Veneto, sollevasse dei dubbi sulla democraticità del comportamento dei Potenti dell’epoca.

Chi trova strano questo “modus operandi” si deve anche chiedere se i paesi aggrediti ed invasi militarmente da altri Stati, tra questi l’Italia, non erano forse abituati ad azzerare i governi esistenti; la risposta SI, è ovvia.

Questo non ha impedito a quei paesi invasi di ritornare a formare dei governi, sia provvisori sia ufficiali, per ricostruire le strutture esistenti prima dell’aggressione. Se trovate giusto che le ricostituzioni dei governi dei paesi invasi possano essere considerate azioni legali, per esempio, Libia Etiopia, Grecia, Albania, tutti paesi aggrediti e invasi dall’Italia, perché si deve ritenere che per la Repubblica di Venezia non possano essere considerate legali le stesse azioni?  Volete forse mettere in dubbio il governo provvisorio denominato “Costituente” che ha dato vita alla costituzione italiana?

Ecco che la regola o è uguale per tutti o non lo è per nessuno.

Perché si deve togliere il DIRITTO NATURALE DEL POPOLO VENETO A TORNARE SOVRANO SULLA PROPRIA NAZIONE?

Un Diritto tra l’altro TUTELATO da Trattati internazionali che indicano agli Stati che vi aderiscono ed inseriscono nel proprio ordinamento giuridico, le modalità con cui va tutelato il Diritto Naturale esercitato dai Popoli; tali Trattati ne codificano le azioni e addirittura giustificano una difesa praticata dal Popolo se continuamente violato e inascoltato nei suoi Diritti, inserendo il tutto in norme cogenti.

Ora rifacendoci alla storia veneta si riconosce il Maggior Consiglio come massimo organo legislativo e rappresentativo del Popolo Veneto. Maggior Consiglio che si deve identificare come un vero Parlamento odierno, che tra le sue molteplici incombenze di governo aveva anche il compito di eleggere il Capo dello Stato identificato con la denominazione di “DOGE”.

Questa elezione è stata fatta per ben due volte anche nel corso del 2016 dal ricostituito Maggior Consiglio composto da Patrioti Marciani. Una prima votazione, pur avendo individuato la personalità cui affidare il prestigioso incarico di guida del Popolo Veneto, non è andata a buon fine in quanto il soggetto prescelto ha declinato l’accettazione dell’incarico. Con una seconda votazione veniva individuato, nella persona di Alberto Gardin, meglio conosciuto come Albert Gardin, la personalità cui affidare il prestigioso incarico di guida del Popolo Veneto, ottenendo l’assenso ad assumere la prestigiosa carica di Capo dello Stato della Repubblica Veneta.

Per gli storici e per i nostalgici del Maggior Consiglio scioltosi nel 1797, questo sarebbe un illecito perché il Maggior Consiglio era formato dalla Nobiltà di allora e per essere veramente legittimato dovrebbe essere partecipato dagli eredi storici di quelle famiglie con nomi altisonanti.

Qui poniamo un’ulteriore domanda, voi vi fidereste e riterreste indispensabili per certificare la legalità del Maggior Consiglio, la presenza degli eredi di quelle Case Nobiliari che dal 1797 alla data del 2016, passando attraverso tre colonizzazioni per ultima quella della Repubblica d’Italia? Mai hanno dato segno di patriottismo Marciano per far ritornare operativo il Maggior Consiglio e rendere il Popolo Veneto indipendente e libero. Così facendo hanno tradito la propria Identità Veneta che le ha rese grandi, ricche e famose, ma purtroppo molto ben innestate nel sistema politico ed economico italiano.

La nostra risposta a questa domanda propende per il no, anche perché sotto la dominazione asburgica accettarono gioiosamente, senza eccezione alcuna, il titolo Ducale conferitogli dall’Imperatore Francesco I° d’Austria, come riconoscenza di buoni sudditi. Allora siamo propensi a fidarci molto di più dei Patrioti del Popolo Marciano senza titoli, come quelli che diedero vita all’Arengo nell'anno 697.

Ecco che nel 2016, come allora, forti della storia veniva eletto un Capo dello Stato, il Doge.

Secondo punto.
Vogliamo però formulare un’ulteriore domanda. Dopo che il Parlamento di un qualsiasi Stato del mondo ha eletto il Capo dello Stato, ad esempio, Mattarella, Biden, Putin, Macron e tutti gli altri Capi di Stato, cosa si deve fare perché l’eletto Presidente assuma la sua funzione giuridica superpartes e di servizio?

Semplicemente viene dato il via e si procede con la cerimonia del Giuramento. Si può pensare che Mattarella, Putin, Biden e tutti gli altri possano essere riconosciuti presidenti senza un giuramento? La risposta è scontata.

Bene, sappiate che nella Serenissima Repubblica di Venezia per la funzione del Doge eletto, questi non poteva esercitare la sua carica se non dopo aver fatto la PROMISSIONE PUBBLICA (giuramento). Pratica introdotta negli anni proprio per limitare il potere del Doge, evitando che prendesse delle derive autoritarie e per ricordargli che l’incarico che assumeva non era quello di un Re o di un Principe, bensì assumeva l’incarico di essere una guida per il Popolo della Repubblica Serenissima.

Ora se ritenete, fatevi ancora una domanda, riterrete Mattarella Capo di Stato degli italiani senza che questi abbia pronunciato il giuramento di fedeltà allo Stato?

Ecco che ora arriviamo ai giorni nostri.
È vero che nel 2016 con una seconda votazione veniva individuato, nella persona di Alberto Gardin, meglio conosciuto come Albert Gardin, la personalità cui affidare il prestigioso incarico di guida del Popolo Veneto, il quale nel bene e nel male, con i mezzi avuti a disposizione, ha tenuto in vita la funzione giuridica del Maggior Consiglio ma senza mai prestare la Promissione di fedeltà alla Repubblica Veneta.

Terzo punto.
Nel 2021 il Presidente del Maggior Consiglio, indicato dal Signor Alberto Gardin, meglio conosciuto come Albert Gardin, al tempo reggente della funzione dogale in attesa di prestare la Promissione dogale di fedeltà alla Repubblica Veneta, e votato dal Maggior Consiglio, ha cominciato l’opera di strutturazione e codificazione delle procedure operative della Repubblica veneta, sia per la chiamata in Assemblea sia di voto su quanto si andava a decidere oltre a richiedere ed ottenere una procedura per una trasparente gestione di cassa, affinché le decisioni prese divenissero giuridicamente valide.

Durante questo operato, esercitato attraverso le assemblee del Maggior Consiglio, ripeto, massimo organo legislativo della Repubblica Veneta, il Presidente del Maggior Consiglio si trovava più volte ostacolato nell’esercizio delle funzioni attribuitogli. L’ostacolo maggiore proveniva proprio dal signor Alberto Gardin, meglio conosciuto come Albert Gardin, al tempo reggente della funzione dogale in attesa di prestare la Promissione dogale di fedeltà alla Repubblica Veneta, che voleva addirittura con la promulgazione di atti d’imperio assumere i pieni poteri per trasformare la Repubblica Veneta in uno Stato governato attraverso l’istituzione di un regime presidenziale, oppure in un Principato per diventare egli stesso il Principe Albert I°.

Tutto ciò causava una paralisi delle istituzioni e con un notevole dispendio di energie e di tempo prezioso sottratto al lavoro istituzionale per fare rientrare nel giusto alveo le attività istituzionali, sono state percorse tutte le strade possibile, anche con molte difficoltà, ad esempio anche la via diplomatica, per far rientrare il signor Alberto Gardin nei binari costituzionali.

Quarto punto.
Il Maggior Consiglio per dare più importanza Giuridica alla figura dogale invitava il signor Alberto Gardin a provvedere con celerità a prestare la Promissione dogale di fedeltà alla Repubblica Veneta, come nella tradizione giuridica dello Stato.

Il signor Alberto Gardin a fronte di questa richiesta, sollecitata più volte dalla maggioranza dei Patrioti componenti del Maggior Consiglio, ha sempre posto uno sdegnato rifiuto di prestare la Promissione dogale di fedeltà alla Repubblica Veneta; pertanto così facendo, di fatto ha perso il diritto di rappresentare la Repubblica Veneta ricoprendo la prestigiosa carica di Doge, tutto ciò in netto contrasto con la tradizione giuridica dello Stato.

La domanda è, se è giusto che il Presidente di uno Stato è tale giuridicamente solo dopo aver prestato giuramento, si può fare in modo diverso nella Repubblica Veneta con la carica rappresentata dalla figura del Doge?

Per questi gravi motivi e numerosi altri soprusi perpetrati, il Maggior Consiglio ha destituito il signor Alberto Gardin, meglio conosciuto come Albert Gardin, al tempo reggente della funzione dogale in attesa di prestare la Promissione dogale di fedeltà alla Repubblica Veneta, dall’incarico esercitato per conto dello Stato.  Vedasi la Delibera n° 3/2022 e relativo atto di sospenzione del mandato ad Alberto Gardin regente della funzione dogale e la successiva Delibera n° 4/2022 destituzione del mandato per la carica di CXXI Doge ad Alberto Gardin emesse dal Maggior Consiglio. Allo stato attuale la Repubblica Veneta è rappresentata dal Camerlengo Carlo Dotto che presiede e coadiuva il Maggior Consiglio per l'individuazione del futuro Doge.

Oggi il Maggior Consiglio è impegnato nel predisporre la procedura atta a dare il via all’elezione del CXXI° Doge, con l’aiuto importantissimo delle Comunità rappresentate nel Maggior Consiglio.

Venezia, lì 10.07.2023

Il Segretario
Maurizio Curto

Ufficio comunicazione.

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